La fotografia Kirlian è una tecnica che consente di impressionare su pellicola alcuni aspetti eterei
degli oggetti ritratti, come l'energia spirituale, le emozioni e la stessa anima, utilizzando equipaggiamento
ad alta frequenza.
STORIA
La fotografia Kirlian è nata nel 1939 rimanendo controversa in occidente. Gli scettici affermano che ciò
che viene visualizzato nelle foto altro non è che un'insieme di cariche elettrostatiche e/o magnetiche degli
oggetti osservati.
L'aura mostrata nelle immagini assume caratteristiche differenti in base agli oggetti fotografati. La luce intorno
agli esseri umani appare bianca, leggermente in penombra come in una eclissi lunare. Questo ha fatto credere
agli studiosi di stare osservando l'anima così come essi la immaginavano.
Nel 1962 studi approfonditi mostrarono connessioni tra alcune discipline e la fotografia Kirlian, quali
l'imposizione delle mani o l'agopuntura.
Osservando l'uso di queste tecniche sotto lo sguardo spettrico della fotografia Kirlian, infatti, si sono
potute analizzare numerose sfumature di colore che sono andate a completare lo spettro dell'aura
umana influenzata dalle propeie emozioni.
Il dolore, ad esempio, è stato identificato con colori lividi e del tutto diversi da quelli osservati in qualunque
altro stato emotivo.
UTILIZZO
Per scattare una fotografia Kirlian è necessario disporre di un equipaggiamento speciale capace di
catturare uno spettro di frequenze molto più vasto di quello osservato dalle ordinarie fotocamere.
Una volta ottenuta la foto, inoltre, la lettura della stessa appare molto complessa se analizzata senza
aver conseguito uno studio speciale a riguardo.
Ricercatori della fotografia Kirlian sono comunque in grado di leggere perfettamente una immagine
così da identificare l'entità fotografata, il suo stato emozionale, i suoi principali problemi di salute attuali o passati e
numerose altre informazioni.